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Vivi il cuore del Giappone attraverso esperienze autentiche, guidate da chi conosce il Paese dall'interno. Dalle strade vivaci di Osaka ai templi silenziosi di Nara, fino al fascino senza tempo di Kyoto, ogni tour è pensato per farti entrare davvero nello spirito del Giappone.

Dal mio trasferimento in Giappone nel 2023, ho accompagnato centinaia di viaggiatori alla scoperta di queste città, unendo la mia formazione accademica in lingua e cultura giapponese a una profonda conoscenza del territorio. Prima di stabilirmi qui in modo definitivo, ho viaggiato più volte in Giappone: esperienze che oggi mi permettono di creare itinerari su misura, ricchi di contenuti culturali e autentici.

In attesa del tuo viaggio, esplora i miei articoli: troverai curiosità, tradizioni e angoli nascosti che difficilmente scoprirai nei classici itinerari turistici.

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Scopriamo insieme il vero Giappone.

Tokyo non è una città? Come è organizzato il Giappone

  • Immagine del redattore: Marco
    Marco
  • 18 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Quando pensiamo al Giappone, la prima immagine che ci viene in mente è spesso Tokyo: una metropoli gigantesca, piena di luci al neon, grattacieli e treni super veloci. Ma ecco un fatto sorprendente: Tokyo tecnicamente non è una città. Ed è solo una parte di un sistema amministrativo molto più complesso e affascinante, che riflette la geografia, la storia e la politica del Giappone.

In questo articolo scopriamo come è organizzato il Giappone — un’informazione utile per viaggiatori, espatriati e appassionati della cultura nipponica.


TOKYO isn't a city?!
TOKYO isn't a city?!

I quattro tipi di prefetture in Giappone

Il Giappone è suddiviso in 47 suddivisioni amministrative, che in inglese chiamiamo comunemente “prefetture”. Ma in realtà, in giapponese non tutte si chiamano così: esistono quattro categorie distinte:

  • To (都)Metropoli: solo una, Tokyo (東京都)

  • Dō (道)Circoscrizione: solo una, Hokkaidō (北海道)

  • Fu (府)Prefetture urbane: due, Osaka (大阪府) e Kyoto (京都府)

  • Ken (県)Prefetture standard: le altre 43, come Nara, Fukuoka e Hiroshima

Ognuna di queste classificazioni ha origini storiche. Ad esempio, “fu” veniva utilizzato per le grandi città durante l’epoca Meiji, mentre “dō” riflette l’identità storica di Hokkaidō come regione di frontiera.

Quindi, anche se diciamo che il Giappone ha 47 prefetture, in realtà si tratta di categorie amministrative diverse.


Tokyo: l’unica metropoli

Partiamo dalla più famosa: Tokyo.

Tokyo non è una città. Può sembrare strano, soprattutto perché spesso viene indicata come tale sulle mappe, ma amministrativamente è una prefettura metropolitana (Tokyo-to). Questo significa che combina le funzioni di una città e di una prefettura.

Tokyo è composta da:

  • 23 circoscrizioni speciali (tokubetsu-ku), ognuna con un proprio sindaco e consiglio comunale

  • 26 città, 5 paesi e 8 villaggi nell’area occidentale

  • Diverse isole remote, come le Isole Ogasawara

Quindi, quando qualcuno dice “vivo a Tokyo”, potrebbe trovarsi a Shinjuku (una circoscrizione), a Hachioji (una città vera e propria), oppure su un’isola a ore di distanza dal centro.

Questo sistema consente a Tokyo di gestire una popolazione immensa, garantendo comunque autonomia amministrativa alle singole comunità locali.


Cosa si intende davvero per “prefettura”?

Il termine “prefettura” è una traduzione piuttosto approssimativa, derivata dal francese. In pratica, una prefettura giapponese funziona un po’ come una regione o uno stato.

Ogni prefettura ha:

  • Un governatore eletto

  • Un parlamento locale

  • Responsabilità su sanità, educazione, trasporti e infrastrutture

Tuttavia, il Giappone resta un paese molto centralizzato, con il governo nazionale che stabilisce le direttive principali. Nonostante ciò, ogni prefettura conserva la propria identità culturale, con dialetti, tradizioni e persino mascotte ufficiali!

Per esempio:

  • Kyoto-fu è famosa per templi, geisha e patrimonio culturale

  • Osaka-fu è vivace e nota per la sua cucina di strada

  • Nara-ken è ricca di storia e spiritualità, con cervi liberi nei parchi


Città, paesi e villaggi

All’interno delle prefetture, troviamo le municipalità, che si suddividono in:

  • Shi (市)Città

  • Machi o Chō (町)Paesi

  • Mura o Son (村)Villaggi

Le shi sono le più grandi e offrono più servizi. Quando un machi supera i 50.000 abitanti (e altri criteri), può diventare città. I mura, invece, sono tipicamente rurali e gestiti insieme sotto distretti (gun, 郡).

Esistono poi le città designate (seirei shitei toshi), come Osaka, Kyoto o Yokohama. Sono così grandi da essere suddivise in quartieri amministrativi (ku), simili a quelli di Tokyo ma con meno autonomia.

Esempi:

  • Osaka-shi ha 24 ku, come Namba, Tennoji e Kita

  • Kyoto-shi ha 11 ku, come Higashiyama o Arashiyama

Ogni ku si occupa di servizi di base come la raccolta dei rifiuti, le biblioteche o le scuole.


Cosa rende speciali i quartieri di Tokyo?

Solo i 23 tokubetsu-ku di Tokyo sono considerati quartieri speciali. Questo significa che:

  • Hanno ciascuno un sindaco e un consiglio

  • Offrono molti servizi in autonomia

  • Sono amministrativamente equiparabili a vere e proprie città

Questo sistema è nato dopo la Seconda guerra mondiale, quando l’ex città di Tokyo venne sciolta e il nuovo modello metropolitano entrò in vigore. È un sistema unico in Giappone che permette di conciliare centralizzazione e autonomia locale.

Ecco perché quartieri come Shibuya o Shinjuku sembrano vere città: lo sono, almeno a livello amministrativo.


Hokkaidō: la sola “dō”

Un discorso a parte merita Hokkaidō, l’isola settentrionale del Giappone. Il suo nome contiene la parola “” (道), che significa “percorso” o “circoscrizione”, un termine legato all’antico sistema provinciale.

Per via delle sue grandi dimensioni e del clima rigido, Hokkaidō è suddivisa in sotto-prefetture (shichō, 支庁), che fungono da centri amministrativi regionali. Nessun’altra area del Giappone usa questo sistema.


Perché è utile sapere come è organizzato il Giappone?

Capire come è organizzato il Giappone è utile per diverse ragioni:

  • 🎫 Pianificare meglio i viaggi: alcune tessere trasporti funzionano solo in certe prefetture o città

  • 🏮 Apprezzare la cultura locale: ogni zona ha le sue tradizioni, dialetti e feste

  • 🛏️ Prenotare con attenzione: “Tokyo” può significare molte cose diverse, quindi è meglio controllare con precisione

E se partecipi a uno dei miei tour, questo sistema prende vita! Quando esploriamo i quartieri di Kyoto o visitiamo i templi di Nara, stiamo attraversando spazi pieni di identità locali, con radici storiche fortissime.


Conclusione: un Paese a strati

Il Giappone può sembrare un Paese compatto e uniforme, ma in realtà è formato da un mosaico di regioni, ognuna con caratteristiche uniche. Dalle isole innevate di Hokkaidō ai paesaggi spirituali di Nara, fino alla metropoli complessa di Tokyo — ogni area racconta una storia diversa.

Quindi, la prossima volta che prenoti un hotel a Osaka-shi, visiti un tempio zen a Kyoto-fu o attraversi i torii rossi di Fushimi Inari a Kyoto, ricorda: non stai solo viaggiando nello spazio, ma anche nella struttura amministrativa e culturale del Giappone.


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